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Etichette dei prodotti da forno: saperle leggere per scegliere una colazione nutriente

Vi è mai capitato di andare al supermercato, imboccare la corsia dei prodotti da forno ed avere l’imbarazzo della scelta? Vi siete mai chiesti perché esiste così tanta differenza di prezzo tra marchi che vendono lo stesso prodotto?

Saper leggere le etichette dei prodotti da forno è l’unico strumento che possediamo per valutare la reale qualità di ciò che acquistiamo e che successivamente decidiamo di mangiare.
Etichette e prodotti da forno: fette
Come leggere le etichette dei prodotti da forno per una colazione nutriente

Prendiamo come esempio uno dei prodotti da forno, adatti per la prima colazione, tra i più scelti e presenti all’interno delle nostre case: le fette biscottate.
Partiamo dalle tipologie, ne esistono di svariati tipi: normali, al kamut, integrali al malto d’orzo o anche ai 5 cereali. Esistono poi quelle prodotte con farine raffinate o con farine integrali dal basso indice glicemico e ad alto contenuto di fibre e apporto energetico.

Le marche in commercio ormai vantano una vasta gamma di scelta proprio per soddisfare qualsivoglia preferenza del consumatore finale ed è diventato davvero difficile trovare la chiave di volta corretta per scegliere la tipologia di fetta biscottata più adatta al nostro personale organismo.

Partiamo quindi dal primo approccio: ovvero leggere attentamente l’etichetta. Quest’ultima infatti fornisce la carta d’identità nutrizionale del prodotto, che ci aiuterà nell’affrontare la scelta con maggiore consapevolezza.
Etichette e prodotti da forno: etichette
Esempi a confronto
Facciamo alcuni esempi mettendo a confronto tre diverse tipologie di fette biscottate e analizzando nel dettaglio le rispettive etichette nutrizionali.
 
  1. Esempio di etichetta : farina di frumento, lievito, olio di semi di girasole, zucchero, estratto di malto d’orzo e mais, sale, farina di frumento maltato. Senza coloranti e senza grassi idrogenati.
Ci troviamo di fronte, in questo caso, a un prodotto caratterizzato dalla presenza esclusiva di farina bianca raffinata e di olio di semi di girasole che, a differenza dell’extra vergine di oliva, non apporta alcun valore nutrizionale. Inoltre, ciò che fa scadere maggiormente la qualità di questa fetta biscottata è la presenza del sale, che in un regime di sana alimentazione andrebbe limitato.
 
  1. Esempio di etichetta: farina di frumento integrale 97,2%, fibra solubile di frumento 1,3 %, lievito, zucchero, olio di palma, farina di cereali maltati, agente di trattamento della farina: acido ascorbico.
In questo frangente, invece, la fetta biscottata è prodotta con farina di frumento integrale, anche se l’unico piccolo tasto dolente riguarda la presenza dell’olio vegetale di palma, detto anche grasso saturo.
  1. Esempio di etichetta: farina di grano khorasan kamut 81%, farina integrale di grano khorasan kamut 10%, olio extra vergine di oliva 5%, lievito, sale marino. Può contenere tracce di latte e sesamo contiene naturalmente zuccheri.
Questo prodotto grezzo, poco raffinato e con ingredienti biologici, è sicuramente il migliore tra i tre. Leggendo con poca attenzione l’etichetta nutrizionale infatti potrebbero sembrare le fette biscottate più anonime quando in realtà, per una consumazione giornaliera, sono le più indicate e nutrienti.
Etichette e prodotti da forno: marmellata
Ora che abbiamo scelto le fette biscottate, non ci resta che abbinare una buona marmellata biologica, magari di mele dell’alto Adige, o meglio ancora del miele, che è un ottimo antibiotico naturale.

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