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Qualche curiosità sul caffè che forse non conoscete

Siete anche voi grandi amanti del caffè? Se pensate di sapere tutto su questo mondo, ecco qualche curiosità di cui forse non siete a conoscenza!

Il chicco di caffè, in realtà, fa parte di un frutto
Sì, avete letto bene: il chicco di caffè, in realtà, fa parte di un frutto o più precisamente è il seme di un frutto. I chicchi di caffè, infatti, sono i semi della drupa, un frutto che assomiglia a una ciliegia. Ogni drupa contiene due semi, i quali diventeranno poi chicchi di caffè.
Non appena la pianta inizia a fiorire, il frutto e i relativi semi o "chicchi" iniziano a crescere e continuano a farlo per circa 15 settimane. Una volta raccolti i frutti, la polpa viene rimossa, i chicchi vengono separati, messi a bagno in acqua e successivamente essiccati al sole o con speciali macchine essiccatrici.
 
curiosità sul caffè - chicco di caffè

Esistono solo due tipologie di caffé? Non esattamente!
In realtà esistono molte specie differenti di piante di caffè, anche se in realtà le più comuni sono la Coffea Arabica e la Coffea Robusta.
I chicchi di Arabica contengono meno caffeina, hanno un sapore più dolce e una maggiore acidità. Inoltre si caratterizzano per un processo di maturazione più rapido rispetto alla Robusta, mentre la pianta stessa è più delicata e difficile da coltivare.
I chicchi di Robusta, invece, a causa dei livelli di caffeina più elevati, sono più corposi e leggermente più amari, con un aroma intenso. La pianta stessa è più resistente ai parassiti e più facile da piantare e coltivare. Di conseguenza, il caffè Robusta è solitamente più economico del caffè Arabica.

Chi produce e chi consuma più caffè?
Brasile, Etiopia, Colombia e Vietnam sono tra i maggiori produttori di caffè al mondo, anche se ciò dipende dal clima di ogni regione, da determinate condizioni meteorologiche e dai livelli di produzione annuali.
Nel 2020, ad esempio, il Brasile è stato il Paese con la più alta produzione di caffè con circa 3,8 miliardi di kg di caffè (fonte: Organizzazione Internazionale del Caffè - https://www.ico.org/prices/po-production.pdf)
Per quanto riguarda il consumo di caffè pro capite, invece, la classifica varia ogni anno. Secondo alcuni rapporti, la Finlandia è al primo posto, seguita da Norvegia e Islanda, mentre Svezia, Danimarca e Paesi Bassi sono anch'essi tra i Paesi che consumano più caffè (fonte: 2016 - https://worldpopulationreview.com/country-rankings/coffee-consumption-by-country).

Il caffè decaffeinato è completamente privo di caffeina?
La risposta è no! Sebbene si creda che il caffè decaffeinato sia totalmente privo di caffeina, in realtà nessuno dei metodi attualmente utilizzati per rimuovere questa sostanza dai chicchi è in grado di eliminarla completamente. Secondo i rapporti e i dati di cui siamo in possesso, una tazza di caffè decaffeinato contiene circa 2 mg di caffeina, rispetto ai 50-120 mg del caffè normale.
 
Qualche curiosità sul caffè che forse non conoscete

Caffeina e Teina sono la stessa cosa?
Quando si parla di teina e caffeina, spesso si tende a pensare che si tratti di due sostanze diverse. In realtà nella caffeina è presente la stessa molecola della teina. In altre parole la loro composizione chimica è identica.

Tuttavia, questa è una scoperta relativamente recente: solo alla fine del 1800 gli scienziati hanno confrontato i principi attivi delle foglie di tè e dei chicchi di caffè, che nel frattempo avevano assunto nomi diversi: teina e caffeina.

È vero che la caffeina stimola il sistema nervoso centrale?
È vero, la caffeina possiede effetti psicostimolanti: ovvero proprietà che stimolano il sistema nervoso centrale. Per questo motivo la caffeina può migliorare le prestazioni psicomotorie, aumentare la lucidità mentale e provocare meno sonnolenza garantendo più energia, oltre a creare una sensazione di benessere.

Il caffè è salutare o no?
Nonostante alcune preoccupazioni sull'impatto del caffè sulla nostra salute, secondo diversi studi se consumata con moderazione (3-4 tazzine al giorno) e nell'ambito di una dieta sana, la caffeina può avere un potenziale effetto protettivo nei confronti di alcune malattie cardiovascolari e, in generale, della nostra salute cardiometabolica (queste informazioni non sostituiscono in alcun modo il parere o il trattamento del medico).

Tuttavia, sono necessarie ulteriori analisi per identificare l'esatto impatto della caffeina sul nostro organismo. Ad esempio le donne in gravidanza dovrebbero ridurne l'assunzione giornaliera.
surprising coffee facts - hot coffee
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Quando diventa “troppo”? 
La EFSA (European Food Safety Autorithy) consiglia agli adulti sani di consumare fino a 400 mg di caffeina al giorno, mentre in gravidanza l'assunzione giornaliera non dovrebbe superare i 200 mg.

In generale, le persone sottoposte a determinati trattamenti, le donne in gravidanza o le persone con patologie mediche potrebbero essere più sensibili alla caffeina e dovrebbero quindi consultare il proprio medico. C'è una cosa importante da ricordare però: la caffeina è presente anche in altri prodotti come tè, coca cola, cioccolato e guaranà. Per esempio una tazza di caffè contiene in media 80-100 mg di caffeina, mentre 50 g di cioccolato fondente ne contengono circa 30 mg.
 
Come smettere di bere caffè: gradualmente o improvvisamente?
Bevete troppo caffè o bevande contenenti caffeina? Se desiderate ridurne l'assunzione giornaliera, è meglio iniziare a farlo gradualmente piuttosto che improvvisamente. In alcuni casi, infatti, l'interruzione improvvisa del consumo di caffè potrebbe causare sintomi di astinenza come mal di testa, irritabilità e difficoltà di concentrazione.
 
Come scegliere i chicchi di caffè 
Quando scegliete il caffè ricordate sempre di controllare l'origine, oltre a come e dove sono stati coltivati i chicchi.

In generale, i chicchi di caffè a tostatura scura offrono i migliori benefici per la salute grazie agli alti livelli di antiossidanti e ai bassi livelli di acrilamide. È inoltre fondamentale scegliere chicchi di caffè coltivati in modo biologico o biodinamico per ridurre l'esposizione al glifosato e ad altri pesticidi tossici.

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