Comprendere i disturbi alimentari
Il cibo è una componente essenziale della nostra esistenza, non solo come fonte di sostentamento ma anche come espressione della nostra identità culturale, del nostro territorio e strumento di convivialità. Tuttavia, per alcuni il rapporto con il cibo può essere complicato a causa dei disturbi alimentari che possono condizionare gravemente la salute, gli stati d’animo e la vita sociale delle persone che ne soffrono.
Cosa sono i disturbi alimentari?
I disturbi alimentari sono definiti disturbi silenziosi e persistenti, spesso determinati da una percezione alterata del proprio corpo e dal controllo ossessivo del peso forma. Possono essere di vario tipo, come l'anoressia nervosa, la bulimia nervosa e il disturbo da alimentazione incontrollata. Ognuno di essi si contraddistingue per caratteristiche specifiche, nonché per le implicazioni sulla salute fisica e mentale degli individui. In altri casi, invece, dipendono da alcune condizioni psicopatologiche come i cambiamenti dell'umore, l’ansia o i disturbi della personalità.
Chi ne soffre?
I disturbi alimentari compaiono per lo più durante l’età adolescenziale e colpiscono principalmente le ragazze che i ragazzi. Si stima che ogni 9 ragazze colpite da un disturbo alimentare, 1 ragazzo soffra di un disturbo simile. Tuttavia, oggi si riscontra un numero sempre maggiore di ragazzi che soffre di tali patologie, soprattutto tra gli adolescenti e i bambini più piccoli. Già a partire dai 8 o 9 anni, alcuni bambini iniziano a manifestare delle prime forme di disturbo alimentare, la più diffusa l’anoressia.
Secondo una recente ricerca del Ministero della Salute, in Italia, il numero di persone che soffre di disturbi alimentari è in aumento. Tra il 2019 e il 2021 si è registrato, infatti, un +40% dei casi. Inoltre, in molte parti del Paese è sempre più difficile trovare strutture in grado di offrire un supporto adeguato a coloro che ne hanno bisogno. Ecco perché saper riconoscere un disturbo alimentare è fondamentale per poter individuare il miglior tipo di sostegno.
Quali sono i segnali di allarme?
I segnali caratteristici di un disturbo alimentare sono:
- Una preoccupazione eccessiva per la forma fisica e il peso corporeo, evidenziata da notevoli perdite di peso rispetto all’età e all’altezza;
- Variazione nei modelli alimentari, come il frammentare eccessivo delle pietanze, una masticazione insolitamente lenta e il conteggio delle calorie;
- L’adozione di comportamenti di "compensazione" dopo i pasti come il vomito autoindotto, l’uso di lassativi, un esercizio fisico inteso;
- L’adozione di diete rigide, a bassissimo contenuto calorico e non raccomandate da medici o nutrizionisti;
- Ritiro sociale, calo degli interessi e umore instabile;
- Episodi di abbuffate incontrollate e altri comportamenti disfunzionali, quali attività fisica estrema, uso di lassativi o diuretici, e la limitazione esclusiva a cibi dietetici, tra gli altri.
Come aiutare?
La diagnosi e il trattamento dei disturbi alimentari rappresentano spesso una sfida che richiede il coinvolgimento e la collaborazione di diverse figure professionali, tra cui medici, psicologi, psicoterapeuti e dietologi.
Tuttavia, una maggiore sensibilizzazione sull'argomento e un atteggiamento empatico verso chi ne soffre possono fare la differenza e aiutare nel processo di il recupero.
Se sospettate che qualcuno vicino a voi, un amico o un familiare, stia affrontando un problema di questa natura, mostrategli la vostra disponibilità ad ascoltarlo e supportarlo. Evitate giudizi, supposizioni o commenti sul suo aspetto e peso, incoraggiatelo invece a cercare un aiuto professionale. In questo modo, potrete giocare un ruolo chiave per il suo recupero.
ARTICOLI CHE POTREBBERO INTERESSARTI