Diversità, pregiudizi e futuro: un confronto sincero con la Responsabile Diversità e Inclusione di Markas
Oggi, nel mondo del lavoro, cosa significa diversità e come può influenzare le aziende e i loro collaboratori? Enikö Hazafi, Responsabile Diversità e Inclusione di Markas, condivide i suoi pensieri e sottolinea l'importanza di promuovere un ambiente inclusivo.
Cosa significa per te diversità?
Per me, diversità significa unire potenzialità diverse, avere un impatto positivo sulla vita delle persone e creare un mix unico di prospettive che rafforza la nostra organizzazione.
La possibilità di fare davvero la differenza nella vita di qualcuno grazie al mio lavoro come Responsabile Diversità e Inclusione è ciò che mi motiva davvero. Ad esempio, per me è incredibilmente gratificante poter aiutare una persona, che soffre di disabilità, a ottenere una posizione in Markas, renderla felice e vedere che ha di nuovo uno scopo nella vita.
Coltivare la diversità significa celebrare l'unicità delle persone e comprendere i loro punti di forza per aiutarle a trovare il ruolo più adatto all'interno dell'azienda. Questo, a volte, richiede che vi sia un cambio di mansioni per riuscire ad allinearle alle loro competenze nel modo migliore. Questo approccio non solo aiuta la persona a crescere, ma migliora anche l'efficienza di tutta l’organizzazione.
In Markas, sfruttiamo questo potenziale, superando le sfide e arricchendo la nostra cultura aziendale attraverso la diversità.
Cosa significa per te diversità?
Per me, diversità significa unire potenzialità diverse, avere un impatto positivo sulla vita delle persone e creare un mix unico di prospettive che rafforza la nostra organizzazione.
La possibilità di fare davvero la differenza nella vita di qualcuno grazie al mio lavoro come Responsabile Diversità e Inclusione è ciò che mi motiva davvero. Ad esempio, per me è incredibilmente gratificante poter aiutare una persona, che soffre di disabilità, a ottenere una posizione in Markas, renderla felice e vedere che ha di nuovo uno scopo nella vita.
Coltivare la diversità significa celebrare l'unicità delle persone e comprendere i loro punti di forza per aiutarle a trovare il ruolo più adatto all'interno dell'azienda. Questo, a volte, richiede che vi sia un cambio di mansioni per riuscire ad allinearle alle loro competenze nel modo migliore. Questo approccio non solo aiuta la persona a crescere, ma migliora anche l'efficienza di tutta l’organizzazione.
In Markas, sfruttiamo questo potenziale, superando le sfide e arricchendo la nostra cultura aziendale attraverso la diversità.
Come possono le aziende promuovere la diversità sul posto di lavoro?
Innanzitutto, la diversità e l'inclusione devono partire dall'alto perché sono temi che vanno oltre le parole o le politiche aziendali. Diversità e inclusione sono una mentalità.
Quindi, il supporto del top management è cruciale per integrare la diversità nelle principali strategie dell’azienda. Mi ritengo molto fortunata a poter lavorare con manager che sposano e supportano davvero la diversità. Fin dal primo giorno, hanno compreso l'immenso valore - sia economico sia personale – che ha promuovere un ambiente inclusivo.
Inoltre, si tratta di saper ascoltare e dare una risposta alle esigenze dei propri collaboratori. È una relazione dinamica a due vie dove il supporto reciproco è essenziale. Promuovere questo tipo di cultura richiede tempo e un’attenzione costante per assicurare che i collaboratori svolgano mansioni il più possibile adatte alle loro capacità ma anche alle loro circostanze personali.
Ad esempio, abbiamo notato che molte delle nostre collaboratrici in Austria, che svolgono i loro compiti egregiamente, hanno diverse difficoltà a lavorare durante i giorni feriali, principalmente a causa della gestione dei figli.
Per rispondere a questa difficoltà, abbiamo dato loro la possibilità di lavorare nei fine settimana. Questa soluzione non solo le mette nelle condizioni di lavorare e guadagnare, ma anche di trascorrere del tempo prezioso con le loro famiglie. Siamo riusciti a realizzare tutto ciò grazie all'impegno e passione dei nostri manager, non solo grazie a una politica aziendale.
In un'azienda come Markas, con 12.000 dipendenti, come si riesce a promuovere concretamente la diversità e l'inclusione?
In Markas, in cui convivono ben 90 nazionalità, promuovere la diversità e l'inclusione rappresenta un asset fondamentale che si base si una profonda comprensione e rispetto delle varie culture.
Il nostro approccio include la sensibilizzazione verso le culture, tradizioni o festività diverse. Ad esempio, durante le festività islamiche, incoraggiamo i dipendenti non musulmani a lavorare su turni, permettendo ai colleghi musulmani di osservare le loro pratiche religiose e viceversa. Siamo molto attenti alle diverse sensibilità culturali sia durante i nostri eventi sia in ufficio, offrendo varie scelte alimentari che siano inclusive e che soddisfino le diverse esigenze dietetiche e religiose.
Anche l'inclusività linguistica è altrettanto cruciale. Per questo offriamo corsi di lingua tedesca per aiutare le persone di madre lingua diversa a integrarsi meglio sia all'interno dell'azienda che sia nella comunità.
Ma oltre a queste forme di diversità, supportiamo anche forme di diversità talvolta meno visibili, come la comunità LGBTQ+, per la quale ci impegniamo nelle promozione di un ambiente aperto indipendentemente dall'orientamento sessuale.
La diversità in relazione all’età è un altro aspetto importante e spesso trascurato quando si parla di inclusione sul posto di lavoro. La maggioranza dei nostri collaboratori ha un’età compresa tra i 30 e i 45 anni, ma nonostante questo ci impegniamo oggi a supportare le nostre persone in tutte le fasce d'età.
È noto come alcune mansioni nel nostro settore siano fisicamente pesanti, per questo diamo priorità alla salute e al benessere dei nostri collaboratori per garantire loro la possibilità di proseguire con il loro lavoro anche con l'avanzare dell'età. Questo include lo sviluppo e l'uso di strumenti ergonomici e un’attenzione particolare sulle nostre procedure in materia di salute e sicurezza.
Innanzitutto, la diversità e l'inclusione devono partire dall'alto perché sono temi che vanno oltre le parole o le politiche aziendali. Diversità e inclusione sono una mentalità.
Quindi, il supporto del top management è cruciale per integrare la diversità nelle principali strategie dell’azienda. Mi ritengo molto fortunata a poter lavorare con manager che sposano e supportano davvero la diversità. Fin dal primo giorno, hanno compreso l'immenso valore - sia economico sia personale – che ha promuovere un ambiente inclusivo.
Inoltre, si tratta di saper ascoltare e dare una risposta alle esigenze dei propri collaboratori. È una relazione dinamica a due vie dove il supporto reciproco è essenziale. Promuovere questo tipo di cultura richiede tempo e un’attenzione costante per assicurare che i collaboratori svolgano mansioni il più possibile adatte alle loro capacità ma anche alle loro circostanze personali.
Ad esempio, abbiamo notato che molte delle nostre collaboratrici in Austria, che svolgono i loro compiti egregiamente, hanno diverse difficoltà a lavorare durante i giorni feriali, principalmente a causa della gestione dei figli.
Per rispondere a questa difficoltà, abbiamo dato loro la possibilità di lavorare nei fine settimana. Questa soluzione non solo le mette nelle condizioni di lavorare e guadagnare, ma anche di trascorrere del tempo prezioso con le loro famiglie. Siamo riusciti a realizzare tutto ciò grazie all'impegno e passione dei nostri manager, non solo grazie a una politica aziendale.
In un'azienda come Markas, con 12.000 dipendenti, come si riesce a promuovere concretamente la diversità e l'inclusione?
In Markas, in cui convivono ben 90 nazionalità, promuovere la diversità e l'inclusione rappresenta un asset fondamentale che si base si una profonda comprensione e rispetto delle varie culture.
Il nostro approccio include la sensibilizzazione verso le culture, tradizioni o festività diverse. Ad esempio, durante le festività islamiche, incoraggiamo i dipendenti non musulmani a lavorare su turni, permettendo ai colleghi musulmani di osservare le loro pratiche religiose e viceversa. Siamo molto attenti alle diverse sensibilità culturali sia durante i nostri eventi sia in ufficio, offrendo varie scelte alimentari che siano inclusive e che soddisfino le diverse esigenze dietetiche e religiose.
Anche l'inclusività linguistica è altrettanto cruciale. Per questo offriamo corsi di lingua tedesca per aiutare le persone di madre lingua diversa a integrarsi meglio sia all'interno dell'azienda che sia nella comunità.
Ma oltre a queste forme di diversità, supportiamo anche forme di diversità talvolta meno visibili, come la comunità LGBTQ+, per la quale ci impegniamo nelle promozione di un ambiente aperto indipendentemente dall'orientamento sessuale.
La diversità in relazione all’età è un altro aspetto importante e spesso trascurato quando si parla di inclusione sul posto di lavoro. La maggioranza dei nostri collaboratori ha un’età compresa tra i 30 e i 45 anni, ma nonostante questo ci impegniamo oggi a supportare le nostre persone in tutte le fasce d'età.
È noto come alcune mansioni nel nostro settore siano fisicamente pesanti, per questo diamo priorità alla salute e al benessere dei nostri collaboratori per garantire loro la possibilità di proseguire con il loro lavoro anche con l'avanzare dell'età. Questo include lo sviluppo e l'uso di strumenti ergonomici e un’attenzione particolare sulle nostre procedure in materia di salute e sicurezza.
Come si affrontano le micro-aggressioni e i pregiudizi sul posto di lavoro?
In primo luogo, è fondamentale essere molto più consapevoli dei pregiudizi poiché spesso sono profondamente radicati nel nostro subconscio, e questo li rende difficili da riconoscere.
Per combattere i pregiudizi, è cruciale proporre modelli positivi ed esempi di vita reale che mostrino quali sono i punti di forza delle persone che vivono una diversità. Solitamente sono aspetti che non dipendono dal genere, dalla nazionalità o da altre caratteristiche personali.
Ad esempio, nella fase di reclutamento mi piace utilizzare programmi di selezione che garantiscano l’anonimato. L’utilizzo di questi software impedisce ai reclutatori di sviluppare preconcetti basati sui dettagli personali dei candidati. Inoltre, avere reclutatori provenienti da diversi background, culture, età e lingue può migliorare notevolmente la diversità e l'inclusività delle procedure di assunzione, soprattutto nelle aziende internazionali.
In primo luogo, è fondamentale essere molto più consapevoli dei pregiudizi poiché spesso sono profondamente radicati nel nostro subconscio, e questo li rende difficili da riconoscere.
Per combattere i pregiudizi, è cruciale proporre modelli positivi ed esempi di vita reale che mostrino quali sono i punti di forza delle persone che vivono una diversità. Solitamente sono aspetti che non dipendono dal genere, dalla nazionalità o da altre caratteristiche personali.
Ad esempio, nella fase di reclutamento mi piace utilizzare programmi di selezione che garantiscano l’anonimato. L’utilizzo di questi software impedisce ai reclutatori di sviluppare preconcetti basati sui dettagli personali dei candidati. Inoltre, avere reclutatori provenienti da diversi background, culture, età e lingue può migliorare notevolmente la diversità e l'inclusività delle procedure di assunzione, soprattutto nelle aziende internazionali.
Guardando al prossimo futuro, quali tendenze o cambiamenti significativi pensi trasformeranno la diversità?
Tra molte aziende o persone prevale ancora il pensiero che che la diversità sia un’opzione. Penso, quindi, che nei prossimi anni sempre più aziende si renderanno conto che la diversità non è opzionale o non riguarda semplicemente l’ottenere certificazioni, ma significa introdurre in azienda dei progressi genuini e significativi. Mi aspetto che la diversità venga sempre più vista come parte integrante in ogni aspetto della vita aziendale e non solo come tema legato alla risorse umane, bensì come un elemento centrale della strategia e della cultura aziendale.
Inoltre, spero che le disuguaglianze di genere siano affrontate sempre più in maniera efficace e che verranno create opportunità di lavoro sia per gli anziani che per i giovani.
Infine, penso che ci saranno dei percorsi di carriera sempre più in ottica orizzontale, e non solo gerarchica, dove le persone saranno incoraggiate a perseguire i loro interessi. In questo modo, saranno in grado di fare davvero la differenza indipendentemente dalla loro età, background o identità culturale.
In altre parole, credo che "significativo" debba essere la parola chiave che definisce l’approccio futuro alla diversità e all'inclusione.
Tra molte aziende o persone prevale ancora il pensiero che che la diversità sia un’opzione. Penso, quindi, che nei prossimi anni sempre più aziende si renderanno conto che la diversità non è opzionale o non riguarda semplicemente l’ottenere certificazioni, ma significa introdurre in azienda dei progressi genuini e significativi. Mi aspetto che la diversità venga sempre più vista come parte integrante in ogni aspetto della vita aziendale e non solo come tema legato alla risorse umane, bensì come un elemento centrale della strategia e della cultura aziendale.
Inoltre, spero che le disuguaglianze di genere siano affrontate sempre più in maniera efficace e che verranno create opportunità di lavoro sia per gli anziani che per i giovani.
Infine, penso che ci saranno dei percorsi di carriera sempre più in ottica orizzontale, e non solo gerarchica, dove le persone saranno incoraggiate a perseguire i loro interessi. In questo modo, saranno in grado di fare davvero la differenza indipendentemente dalla loro età, background o identità culturale.
In altre parole, credo che "significativo" debba essere la parola chiave che definisce l’approccio futuro alla diversità e all'inclusione.
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