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Etichette e passata di pomodoro: uno strumento per scegliere la giusta materia prima per ogni occasione

Scegliere la giusta passata di pomodoro sugli scaffali di un supermercato non è cosa facile vista l'ampia scelta di marchi. Uno dei criteri più preziosi da tenere a mente, per portare in tavola un piatto sicuro oltre che gustoso, è leggere con attenzione l'etichetta. Questa, infatti, contiene le informazioni principali per identificare non solo il prodotto ma anche provenienza e lavorazione. Ma come dobbiamo leggerla?
 
Come leggere le etichette delle passate di pomodoro
 
Per prima cosa non dobbiamo confondere l'indirizzo del produttore con l'origine della materia prima. Non è detto, infatti, che le due provenienze coincidano. Per essere certi di avere una passata di pomodoro del nostro Paese la dicitura in etichetta dovrebbe essere: "100% pomodoro italiano" oppure "origine del pomodoro: Italia". L'etichetta deve riportare distintamente il paese di coltivazione e quello di trasformazione dei pomodori. Solo così avremo la certezza di un prodotto 100% italiano. 
 
Ci sono poi degli indicatori di qualità che possono aiutarci a scegliere e acquistare meglio questo e altri prodotti preconfezionati. Ad esempio l'indicazione del residuo secco, che indica ciò che resta del vegetale solido dopo aver fatto evaporare tutta l'acqua. Le conserve con residuo secco più elevato hanno in genere più pomodori e sono di qualità superiore rispetto a quelle con residuo secco più basso. 
 
Riepiloghiamo quindi le indicazioni obbligatorie presenti sull'etichetta della "passata di pomodoro":
- Denominazione di vendita
- Elenco degli ingredienti riportati in ordine decrescente di peso
- Peso espresso in g 
- Termine di minimo di conservazione o data di scadenza
- Produttore/confezionatore e sede dello stabilimento di produzione o di confezionamento
- Lotto di appartenenza
- Modalità di conservazione e di utilizzo
- Origine del prodotto
- Informazioni nutrizionali
Etichette e passata di pomodoro
Passate di pomodoro: tipologie e caratteristiche

Vi sono varie tipologie di passate di pomodoro che si distinguono per la scelta nella varietà dei pomodori. Per queste preparazioni si impiegano due tipologie in particolare: i pomodori cosiddetti da pelati o da salsa e quelli da succhi e concentrati; le varietà appartenenti al primo gruppo producono frutti tipicamente piriformi, allungati, molto carnosi, privi di semi e intensamente rossi (ne fanno parte il celebre San Marzano). Quelle appartenenti al secondo gruppo si caratterizzano per un frutto più tondeggiante e dall'aroma spiccato (come il Tondino). Per produrre un'ottima conserva, i pomodori devono essere integri e raccolti al giusto stadio di maturazione.

Prodotti di scaffale  

La passata a livello industriale si ottiene per spremitura dei frutti che vengono schiacciati e triturati: il prodotto ottenuto viene poi cotto a temperature elevate, quindi setacciato (più o meno finemente), evaporato dall'acqua e infine confezionato. 

Concentrati in tubetto: si producono dal succo di pomodoro per eliminazione di parte dell'acqua, distinguendosi in concentrato, doppio concentrato, triplo concentrato.

Pelati in scatola: sono pomodori interi di varietà a frutto allungato, privati di buccia, con aggiunta di succo o concentrato.

Passata: ottenuta con pomodori freschi parzialmente concentrati, privati di buccia e semi quindi passati (aggiunta di sale, correttore di acidità, aromi).

Polpa: prodotta da pomodori freschi non interi, pelati, di varietà generalmente tonda con aggiunta di succo o concentrato.

Sughi pronti all'uso: costituiti da una base di polpa fine di pomodoro con l'aggiunta di sostanze e di ingredienti per ottenere condimenti pronti per l'uso.
Passate di pomodoro: tipologie e caratteristiche
Alcune ricette da provare con la passata di pomodoro: Orzotto al pomodoro e feta
 
Ingredienti per 4 persone:
- 800 ml di brodo vegetale caldo
- 320 gr di orzo perlato
- 20 gr olio extravergine d'oliva 
- 1 scalogno
- 50 gr di concentrato di pomodoro
- 80 ml di passata di pomodoro
- 1/2 bicchiere di vino bianco secco
- 150 gr di feta 
- qualche foglia di basilico 

Tempo di preparazione: 25 Minuti
Tempo di cottura: 35 Minuti
Difficoltà: Facile
 
Preparazione:
Tritate lo scalogno e soffriggetelo per un paio di minuti in una pentola capiente con l'olio extravergine d'oliva. Sciacquate velocemente l'orzo sotto l'acqua corrente, scolatelo bene e versatelo nella pentola assieme al concentrato e alla passata di pomodoro. Mescolate il tutto con un cucchiaio per un paio di minuti poi sfumate con il vino bianco. Aggiungete il brodo un po' alla volta, mescolate spesso. A cottura ultimata, impiattate l'orzotto, aggiungete la feta sbriciolata, il basilico tritato e un filo d'olio extravergine d'oliva.
Come saper leggere le etichette delle passate di pomodoro - pizza
Alcune ricette da provare con la passata di pomodoro: Sugo al pomodoro per la pizza

Ingredienti per 4 persone:
- 350 g Passata di pomodoro
- 1 Cipolla
- 1 cucchiaio Basilico (meglio se fresco)
- Sale q.b.
- Pepe q.b. (facoltativo)
- 1 pizzico bicarbonato

Tempo di preparazione: 10 Minuti
Tempo di cottura: 5 Minuti
Difficoltà: facile
 
Preparazione:
Tagliate finemente la cipolla e fate un soffritto veloce, unite la passata del pomodoro. Lasciate andare 5 minuti con la pentola coperta. Togliete il coperchio. Correggete di sale, unite un cucchiaio e mezzo di trito di basilico, mescolate e spegnete la fiamma (se il sugo è troppo liquido lasciate andare un po' a pentola scoperta). Se il pomodoro utilizzato ha un sapore troppo acidulo potete correggerlo aggiungendo al sugo un pizzico di bicarbonato. Se non vi piace la cipolla a pezzi frullate tutto con il mix ad immersione. Otterrete una crema di pomodoro profumata e saporita da usare come farcitura per la pizza.

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