Etichette dell'acqua: come leggerle per scegliere quella giusta in base alle esigenze nutrizionali
L'acqua minerale, imbottigliata in contenitori sicuri e igienici, arriva al consumatore così come sgorga alla fonte e la sua commercializzazione deve essere autorizzata dagli Enti competenti. Saper leggere le etichette dell'acqua significa avere a disposizione uno strumento in più per scegliere la più indicata sulla base delle proprie esigenze nutrizionali.
Quale packaging scegliere al supermercato ?
Storicamente le acque minerali erano confezionate in bottiglie di vetro standard, mentre oggi, con lo sviluppo del mercato, le bottiglie in PET (polietilene tereftalato) hanno preso il sopravvento. L'industria del PET ha progressivamente migliorato la propria produzione, conferendo alle bottiglie caratteristiche di sempre maggiore eco-compatibilità e leggerezza, tant'è che nel tempo il peso si è ridotto tra il 30% e il 40%.
In questo senso il packaging rappresenta, sempre di più, un fattore rilevante in termini di marketing e comunicazione nei confronti del consumatore finale. Esso può veicolare un messaggio prevalentemente estetico (design, etichettatura e presentazione), ma anche di impegno in termini di sostenibilità. Inoltre, ad oggi, le aziende tendono a differenziare sempre più i formati in relazione ai diversi canali e alle diverse esigenze dei consumi e dei consumatori ed in relazione al posizionamento scelto per le proprie marche. Il mezzo litro, ad esempio, resta la confezione regina nel consumo fuori casa, a passeggio, in ufficio, nei viaggi e nello sport, mentre le confezioni ludiche e user-friendly per i bambini si stanno creando un importante segmento di mercato.
Come leggere le etichette dell'acqua
Le acque sono di tanti tipi e nessuna è uguale ad un'altra. Possiamo quindi classificarle in base al valore del residuo fisso, ovvero la concentrazione di sali minerali e oligoelementi presente in un litro: questa quantità varia a seconda del territorio in cui l'acqua minerale sgorga. Per ottenere il residuo fisso viene analizzato il sedimento residuo lasciato da un litro di acqua minerale fatta evaporare a 180°C. Questo dato si può controllare sull'etichetta della confezione, dove viene espresso in milligrammi per litro (mg/l).
Possiamo classificare le acque minerali in base al valore del residuo fisso in:
- acqua minimamente mineralizzata (fino a 50 milligrammi di residuo fisso per litro di acqua). Si tratta di acque definite "leggere" che favoriscono la diuresi e l'espulsione di piccoli calcoli renali.
- acqua oligominerale, cioè povera di sali minerali (da 51 a 500 milligrammi per litro). Dal momento che contengono poco sodio, le acque oligominerali sono ideali per essere bevute a tavola ogni giorno. Tra i vari benefici svolgono anche un'ottima azione diuretica. In Italia queste sono quelle maggiormente diffuse, con oltre il 61% di tutte quelle presenti sul territorio.
- acqua mediamente mineralizzata (da 501 a 1.500 milligrammi per litro). Questo tipo di acqua contiene un'alta percentuale di sali minerali.
- acqua ricca di sali minerali (oltre 1.500 milligrammi per litro). Sono acque minerali molto ricche di sali. Per questo sono spesso utilizzate a fini curativi e su consiglio medico. Le acque ricche di sali minerali hanno una elevata capacità di reintegrare i liquidi e i minerali persi con la sudorazione, quindi sono consigliate per gli sportivi, durante l'attività fisica o in estate.
Meglio un residuo fisso alto o basso? Non esiste un residuo ideale o un residuo fisso migliore di un altro. A seconda delle esigenze delle persone è possibile scegliere l'acqua più adatta sulla base della quantità di sali minerali indicati sull'etichetta. Le caratteristiche di ogni singolo individuo, insieme al parere autorevole di un medico, possono in casi specifici portare a scegliere un acqua con alto o basso residuo fisso, mentre per neonati e bambini è preferibile affidarsi ad acque minerali naturali di qualità con un residuo fisso compreso tra 250 mg e 500 mg per litro.
Scegliere in base alle proprie esigenze
Una scelta consapevole può essere un valido supporto nel riequilibrio di particolari situazioni patologiche. Orientarsi nella scelta delle numerose acque minerali presenti in commercio, quindi, non è certo una passeggiata perché il consumo di una specifica tipologia rispetto ad un'altra può contribuire a mantenere la salute nelle varie fasi del ciclo di vita. Per questo motivo le etichette poste sui contenitori rappresentano un valido aiuto nella scelta dell'acqua minerale più idonea alle proprie esigenze.
Concludendo, le acque minerali naturali non hanno un effetto terapeutico in senso stretto, ma essendo dotate di caratteristiche organolettiche ed igieniche particolari, favoriscono la salute e contribuiscono a mantenere il benessere nelle varie fasi della vita. Si deve considerare l'acqua come un vero e proprio "functional food", cioè cibo funzionale a seconda del tipo di attività, sesso, periodo della vita, disturbo e malattia, o del tipo di salute e prevenzione che si vuole intraprendere al meglio.
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