Gli stagisti Markas: la vita dal loro punto di vista
Sono giovani e vogliono dare il loro contributo nella società in cui vivono. Ecco alcuni degli stagisti di Markas: Miriam, 18 anni, stagista in Risorse Umane, Selezione e Formazione e studentessa del Liceo delle Scienze Umane R. Gasteiner; Denise, 22 anni, e Katarina, 23 anni, entrambe stagiste nel reparto di Dietetica e Produzione Alimentare di Markas e studentesse della Scuola Superiore di Sanità Claudiana di Bolzano.
Le loro parole, i loro pensieri e la loro prospettiva di vita ci ricordano che, alla fine, sono i giovani ad avere il potere di cambiare il mondo.
Raccontaci qualcosa di te.
Miriam: Sono molto curiosa e interessata agli studi sociali e ai comportamenti umani. Faccio stage estivi fin da quando ero molto giovane, perché ho sempre voluto imparare cose nuove e raccogliere esperienze formative. Avere la possibilità di fare uno stage presso Markas mi offre una prospettiva completamente diversa, poiché si tratta di un'azienda che opera in diversi Paesi e offre un'ampia gamma di servizi.
Denise: Sono una persona molto energica e che ama lo sport. Sono letteralmente 'dipendente' dal nuoto, che ha rappresentato una parte importante della mia vita fin dalla più tenera età. Per me il cibo significa vita ed energia, perché senza di esso non possiamo sopravvivere o praticare sport. Il cibo, però, significa anche cultura: perché è uno dei fattori chiave che definisce l'identità culturale di una persona. Ma il cibo è anche un atto d'amore. Cucinare o offrire cibo dimostra cura e affetto verso le persone. Per questo motivo, durante il mio stage presso Markas, vorrei realmente esplorare tutti questi aspetti diversi del cibo e della nutrizione e allo stesso tempo osservare come un'azienda leader nel settore della ristorazione collettiva opera in ambienti diversi: dalle scuole alle mense, passando per uffici, ospedali e case di cura.
Katarina: Da bambina ero molto magra, tant'è che mi hanno sempre detto di essere sottopeso. Per questo motivo sono particolarmente interessata all'interazione tra modelli alimentari e biologia. Questa esperienza in Markas mi sta dando la possibilità di comprendere meglio l'importanza della nutrizione correlata alla salute e alla prevenzione delle malattie. Ho avuto modo di vedere quanto sia fondamentale l'educazione alimentare, come funzionano le diverse strutture e quali sono le esigenze nutrizionali dei diversi gruppi di persone.
Le loro parole, i loro pensieri e la loro prospettiva di vita ci ricordano che, alla fine, sono i giovani ad avere il potere di cambiare il mondo.
Raccontaci qualcosa di te.
Miriam: Sono molto curiosa e interessata agli studi sociali e ai comportamenti umani. Faccio stage estivi fin da quando ero molto giovane, perché ho sempre voluto imparare cose nuove e raccogliere esperienze formative. Avere la possibilità di fare uno stage presso Markas mi offre una prospettiva completamente diversa, poiché si tratta di un'azienda che opera in diversi Paesi e offre un'ampia gamma di servizi.
Denise: Sono una persona molto energica e che ama lo sport. Sono letteralmente 'dipendente' dal nuoto, che ha rappresentato una parte importante della mia vita fin dalla più tenera età. Per me il cibo significa vita ed energia, perché senza di esso non possiamo sopravvivere o praticare sport. Il cibo, però, significa anche cultura: perché è uno dei fattori chiave che definisce l'identità culturale di una persona. Ma il cibo è anche un atto d'amore. Cucinare o offrire cibo dimostra cura e affetto verso le persone. Per questo motivo, durante il mio stage presso Markas, vorrei realmente esplorare tutti questi aspetti diversi del cibo e della nutrizione e allo stesso tempo osservare come un'azienda leader nel settore della ristorazione collettiva opera in ambienti diversi: dalle scuole alle mense, passando per uffici, ospedali e case di cura.
Katarina: Da bambina ero molto magra, tant'è che mi hanno sempre detto di essere sottopeso. Per questo motivo sono particolarmente interessata all'interazione tra modelli alimentari e biologia. Questa esperienza in Markas mi sta dando la possibilità di comprendere meglio l'importanza della nutrizione correlata alla salute e alla prevenzione delle malattie. Ho avuto modo di vedere quanto sia fondamentale l'educazione alimentare, come funzionano le diverse strutture e quali sono le esigenze nutrizionali dei diversi gruppi di persone.
Perché hai scelto questo percorso professionale?
Miriam: La disoccupazione può avere un impatto negativo sull'individuo, sull'economia, ma anche sulle comunità e sulla società. I professionisti della selezione e del recruiting possono davvero fare la differenza "sbloccando" i talenti, aprendosi a persone provenienti da contesti socio-economici differenti. Ecco perché ho scelto questo percorso: i colloqui con i candidati sono estremamente interessanti perché, ponendo le domande giuste, si può davvero capire chi si ha di fronte e valutare queste sono le persone giuste per quella determinata occupazione. Siamo tutti diversi infatti e le aziende dovrebbero accogliere questa diversità.
Inoltre, al giorno d'oggi molti giovani incontrano molteplici difficoltà quando è il momento di trovare il lavoro giusto. Molte aziende si aspettano che i giovani candidati abbiano sia qualifiche che esperienze lavorative significative, cosa che in alcuni casi è impossibile. I selezionatori e le aziende dovrebbero essere più flessibili e aperti a offrire ai giovani l'opportunità di fare un'esperienza lavorativa davvero preziosa, anche se per un breve periodo di tempo. Purtroppo non tutte le aziende hanno una mentalità aperta come quella di Markas e spero che in futuro la situazione cambi e che sempre più realtà possano realmente investire sulle giovani generazioni.
Denise: Fin da piccola mi è stato insegnato che mangiare sano può influire sul benessere mentale, sociale e fisico. Ed è proprio questo che vorrei realizzare con il mio lavoro: aiutare le persone ad avere uno stile di vita più sano attraverso le loro scelte alimentari, soprattutto quando si tratta di abbinare sport e nutrizione.
Katarina: Anche se non ho mai avuto un disturbo alimentare, a causa del mio aspetto magro, l'alimentazione è sempre stata un argomento importante a casa mia, senza che mi rendessi conto di cosa stessi facendo di sbagliato. È da qui che nasce la mia passione per la nutrizione e la dietetica: promuovere modelli alimentari sani tra i bambini e insegnare loro cosa significa un'alimentazione sostenibile ed equilibrata può avere un enorme impatto sul loro futuro. Anche creare il menu giusto per gli ospedali è estremamente gratificante per me, perché in questo modo posso fare la differenza nella vita di centinaia di pazienti e potenzialmente sostenere il loro trattamento attraverso la loro dieta.
Miriam: La disoccupazione può avere un impatto negativo sull'individuo, sull'economia, ma anche sulle comunità e sulla società. I professionisti della selezione e del recruiting possono davvero fare la differenza "sbloccando" i talenti, aprendosi a persone provenienti da contesti socio-economici differenti. Ecco perché ho scelto questo percorso: i colloqui con i candidati sono estremamente interessanti perché, ponendo le domande giuste, si può davvero capire chi si ha di fronte e valutare queste sono le persone giuste per quella determinata occupazione. Siamo tutti diversi infatti e le aziende dovrebbero accogliere questa diversità.
Inoltre, al giorno d'oggi molti giovani incontrano molteplici difficoltà quando è il momento di trovare il lavoro giusto. Molte aziende si aspettano che i giovani candidati abbiano sia qualifiche che esperienze lavorative significative, cosa che in alcuni casi è impossibile. I selezionatori e le aziende dovrebbero essere più flessibili e aperti a offrire ai giovani l'opportunità di fare un'esperienza lavorativa davvero preziosa, anche se per un breve periodo di tempo. Purtroppo non tutte le aziende hanno una mentalità aperta come quella di Markas e spero che in futuro la situazione cambi e che sempre più realtà possano realmente investire sulle giovani generazioni.
Denise: Fin da piccola mi è stato insegnato che mangiare sano può influire sul benessere mentale, sociale e fisico. Ed è proprio questo che vorrei realizzare con il mio lavoro: aiutare le persone ad avere uno stile di vita più sano attraverso le loro scelte alimentari, soprattutto quando si tratta di abbinare sport e nutrizione.
Katarina: Anche se non ho mai avuto un disturbo alimentare, a causa del mio aspetto magro, l'alimentazione è sempre stata un argomento importante a casa mia, senza che mi rendessi conto di cosa stessi facendo di sbagliato. È da qui che nasce la mia passione per la nutrizione e la dietetica: promuovere modelli alimentari sani tra i bambini e insegnare loro cosa significa un'alimentazione sostenibile ed equilibrata può avere un enorme impatto sul loro futuro. Anche creare il menu giusto per gli ospedali è estremamente gratificante per me, perché in questo modo posso fare la differenza nella vita di centinaia di pazienti e potenzialmente sostenere il loro trattamento attraverso la loro dieta.
C'è una cosa importante che hai imparato, ma che non sapevi prima di iniziare questa esperienza lavorativa in Markas?
Miriam: Non mi ero resa conto di quanto importante e grande potesse essere il dipartimento Risorse Umane all'interno di un'azienda. In Markas c'è un intero team di persone che si dedica al reclutamento, alla formazione e allo sviluppo.
Denise: Markas ha più di 10.000 collaboratori che operano in ambienti completamente diversi. Quindi, una cosa che ho imparato è la flessibilità e l'apertura a nuovi ambienti, nuove opportunità e nuove persone: in altre parole apertura mentale.
Katarina: Non sapevo - e credo che chiunque non lavori in questo ambito se ne possa rendere conto - quanto impegno, lavoro e collaborazione ci possano essere dietro la creazione di un menu equilibrato. Lavorare con i dietisti di Markas mi ha insegnato che anche le cose più semplici di un menu richiedono una grande attenzione per garantire pasti sicuri e sani.
C'è un consiglio che ti è stato dato a un certo punto della tua vita che ti ha cambiato e che vorresti condividere con altri giovani?
Miriam: Mia madre è una pittrice, per cui la creatività ha sempre giocato un ruolo fondamentale nella mia vita. Lei mi ha insegnato che la creatività è l'ingrediente magico della nostra vita: quando la quotidianità sta diventando monotona, tocca a noi portare un po' di creatività e renderla più "piccante".
Denise: I miei genitori mi hanno dato un consiglio molto utile, che ricordo sempre in tutto ciò che faccio: non mollare mai. In altre parole, continua a inseguire i tuoi obiettivi. Potrebbero essere necessari molti sforzi, determinazione e autodisciplina, ma alla fine i sogni si realizzeranno!
Katarina: Ricordo che il mio insegnante di latino mi disse che avrei potuto fare grandi cose, ma che non mi applicavo al 100%. Questa frase mi ha scosso e da quel momento mi ripeto sempre: "Qualsiasi cosa tu faccia, dai il 100%".
Miriam: Non mi ero resa conto di quanto importante e grande potesse essere il dipartimento Risorse Umane all'interno di un'azienda. In Markas c'è un intero team di persone che si dedica al reclutamento, alla formazione e allo sviluppo.
Denise: Markas ha più di 10.000 collaboratori che operano in ambienti completamente diversi. Quindi, una cosa che ho imparato è la flessibilità e l'apertura a nuovi ambienti, nuove opportunità e nuove persone: in altre parole apertura mentale.
Katarina: Non sapevo - e credo che chiunque non lavori in questo ambito se ne possa rendere conto - quanto impegno, lavoro e collaborazione ci possano essere dietro la creazione di un menu equilibrato. Lavorare con i dietisti di Markas mi ha insegnato che anche le cose più semplici di un menu richiedono una grande attenzione per garantire pasti sicuri e sani.
C'è un consiglio che ti è stato dato a un certo punto della tua vita che ti ha cambiato e che vorresti condividere con altri giovani?
Miriam: Mia madre è una pittrice, per cui la creatività ha sempre giocato un ruolo fondamentale nella mia vita. Lei mi ha insegnato che la creatività è l'ingrediente magico della nostra vita: quando la quotidianità sta diventando monotona, tocca a noi portare un po' di creatività e renderla più "piccante".
Denise: I miei genitori mi hanno dato un consiglio molto utile, che ricordo sempre in tutto ciò che faccio: non mollare mai. In altre parole, continua a inseguire i tuoi obiettivi. Potrebbero essere necessari molti sforzi, determinazione e autodisciplina, ma alla fine i sogni si realizzeranno!
Katarina: Ricordo che il mio insegnante di latino mi disse che avrei potuto fare grandi cose, ma che non mi applicavo al 100%. Questa frase mi ha scosso e da quel momento mi ripeto sempre: "Qualsiasi cosa tu faccia, dai il 100%".
ARTICOLI CHE POTREBBERO INTERESSARTI